Referendum popolari abrogativi 2025

Quando si vota

Quando si vota

Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 8 giugno dalle ore 07:00 alle ore 23:00 e lunedì 9 giugno dalle ore 07:00 alle ore 15:00. Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti.

Risultati elettorali

Risultati elettorali

Tutti i risultati elettorali dei Referendum popolari abrogativi 2025.

Ultimi avvisi

Referendum 08-09 giugno 2025 – Aperture straordinarie postazioni decentrate
04/06/2025

Aperture straordinarie postazioni decentrate.

Persone con Disabilità in occasione dei Referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno 2025
04/06/2025

Si comunica che, in occasione dei REFERENDUM abrogativi che si terranno nei giorni 8 e 9 giugno 2025, l’U.O. Interventi per Persone con Disabilità garantisce il servizio di trasporto dalla propria abitazione al seggio e viceversa alle persone con disabilità motorie che desiderano esercitare il proprio diritto al voto.                               

Elettori fuori sede
30/05/2025

Entro il 3 giugno 2025, gli elettori e le elettrici che hanno presentato regolare domanda di ammissione al voto, riceveranno via email la lettera di ammissione al voto con le indicazioni del seggio in cui andare a votare.

Avviso referendum dell’8 e 9 giugno 2025
27/05/2025

Aperture straordinarie per il rilascio di duplicati delle tessere elettorali.

Referendum 2025 – Comunicazioni
26/05/2025

Importi dovuti ai componenti degli Uffici di Sezione

Chi può votare

Chi può votare

Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del Comune e che avranno compiuto il 18° anno di età l'8 giugno 2025. I cittadini italiani residenti all’estero (AIRE), possono votare all’estero.

Per cosa si vota

L'8 e il 9 giugno 2025 si terranno cinque referendum abrogativi indetti con decreto del Presidente della Repubblica del 25 marzo 2025 (Gazzetta ufficiale, Serie Generale, n.75 del 31 marzo 2025).

1

Quesito n.1:«Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?»

2

Quesito n.2:«Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?»

3

Quesito n.3:«Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2025, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis , limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?»

4

Quesito n.4:«Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?»

5

Quesito n.5:«Volete voi abrogare l'articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza”?»

Come si vota

L’elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del comune di residenza.

Ai cittadini saranno consegnate 5 schede, con su scritti i quesiti, e basterà tracciare una X sul “Sì” (per chiedere di abrogare e annullare una legge o una parte di essa) o sul “No” (perché resti tutto come adesso), ma gli elettori avranno la possibilità di rifiutare una o più schede, per non essere conteggiati in quella determinata consultazione e non influire sul relativo quorum.

Per quanto attiene la modalità di voto, ciascun elettore può:

Apporre un segno sul SI se desidera che la norma sottoposta a Referendum sia abrogata.Apporre un segno sul SI se desidera che la norma sottoposta a Referendum sia abrogata.
Apporre un segno sul NO se desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore.Apporre un segno sul NO se desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore.

Il quorum

Per la validità del referendum abrogativo è obbligatorio che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto, in caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore.

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Normative e Circolari

Normative e Circolari

Accedi ai siti di riferimento per la consultazione della normativa

Prefettura - Ufficio territoriale del Governo di Palermo

Pubblicazione n°2 - Istruzioni per le operazioni degli uffici di sezione.